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Perchè registrare il mio marchio?

Preliminarmente, c’è da chiedersi: cos’è un marchio?

Il marchio è uno tra i vari segni distintivi che identificano i prodotti che un’impresa produce o mette in commercio (gli altri sono, ad esempio, il nome, l’insegna, la ditta, le denominazioni geografiche).

Secondo l’art. 7 del D. Lgs n. 30 del 10 febbraio 2005 (Codice della Proprietà Industriale) ‘possono costituire oggetto di registrazione come marchio d’impresa tutti i segni, in particolare le parole, compresi i nomi di persone, i disegni, le lettere, le cifre, i suoni, la forma del prodotto o della confezione di esso, le combinazioni o le tonalità cromatiche, purché siano atti a distinguere i prodotti o i servizi di un’impresa da quelli di altre imprese e ad essere rappresentati nel registro in modo tale da consentire alle autorità competenti ed al pubblico di determinare con chiarezza e precisione l’oggetto della protezione conferita al titolare’

Come detto, quindi, il marchio può essere di vari tipi. Qualche esempio?

Può essere:

  • figurativo (ad es. la mela di Apple)
  • denominativo (che è tutelato, cioè, a prescindere dalla sua rappresentazione grafica, come Adidas, Panasonic, la dicitura ‘just do it’ della Nike);
  • figurativo contenente elementi denominativi, quando oggetto di protezione è l’accostamento di elementi figurativi e denominativi (ad es. la scritta Coca-Cola associata alla sua peculiare rappresentazione grafica)
  • sonoro (ad es. il ruggito del leone della Metro Goldwin Mayer);
  • di forma (si pensi alla bottiglietta della Coca Cola, alla forma della Smart o alla particolare forma della batteria Duracell);
  • di colore (ad es. la combinazione di colore Burberry, il colore della Milka, il turchese Tiffany o il giallo dei Post-it),
  • di posizione cioè la modalità specifica di posizionamento o apposizione dello stesso sul prodotto (ad. es. il posizionamento della V di Vans sulle scarpe)

Quali sono i requisiti di un marchio registrabile?

I requisiti di un marchio registrabile sono:

1) la capacità distintiva (non si possono registrare marchi costituiti esclusivamente dalle denominazioni generiche di prodotti o servizi o da indicazioni descrittive che ad essi si riferiscono ad esempio ‘mela’ per indicare delle mele);

2) la liceità (non si possono registrare marchi contrari alla legge, al buon costume o all’ordine pubblico);

3) la novità;

A questo punto, viene da chiedersi: perché dovrei registrare il mio marchio?

La registrazione del marchio permette al titolare di godere di numerosi vantaggi. In primis, grazie alla registrazione del marchio, il titolare gode del diritto di monopolio in virtù del quale potrà utilizzare e disporre liberamente dello stesso, impedendone l’utilizzo ad altri soggetti.

Il marchio registrato è, altresì, uno strumento molto interessante anche in virtù delle possibili ulteriori operazioni di sfruttamento commerciale dello stesso.

Pur essendo un bene ‘immateriale’ è, infatti, un bene che può essere ceduto, concesso in locazione: tramite la cessione e la concessione di licenze il titolare può incassare royalties rilevanti.

Come si registra un marchio?

Il marchio può ricevere una protezione su diversi livelli: nazionale, europeo ed internazionale.

Depositando una domanda presso la Camera di Commercio o presso l’Ufficio Italiano Marchi e Brevetti, (nel caso si voglia tutelare solo nel territorio italiano) identificando una o più classi merceologiche. Dopo qualche mese (se nessuno si oppone alla nostra domanda ritenendo di essere titolare di un marchio identico o simile) otteniamo la registrazione del marchio, con la possibilità di inserire il simbolo ® vicino al nostro marchio.

Quanto costa registrare un marchio?

Pur essendo necessaria la valutazione caso per caso, per la protezione a livello nazionale, i costi amministrativi ammontano ad € 200. Se si vuole invece proteggere il proprio marchio a livello comunitario, i costi per i diritti amministrativi ammontano ad € 900. In entrambi i casi, a questi costi vanno aggiunti i compensi professionali per l’assistenza di un professionista.

Attenzione: anche se all’apparenza può sembrare un procedimento semplice, si possono incontrare molte insidie. Per questo è consigliabile avvalersi dell’ausilio di un esperto!

Avv. Marco Mattei

Perchè registrare il mio marchio?

Preliminarmente, c’è da chiedersi: cos’è un marchio?

Il marchio è uno tra i vari segni distintivi che identificano i prodotti che un’impresa produce o mette in commercio (gli altri sono, ad esempio, il nome, l’insegna, la ditta, le denominazione geografiche).

Secondo l’art. 7 del D. Lgs n. 30 del 10 febbraio 2005 (Codice della Proprietà Industriale) ‘possono costituire oggetto di registrazione come marchio d’impresa tutti i segni, in particolare le parole, compresi i nomi di persone, i disegni, le lettere, le cifre, i suoni, la forma del prodotto o della confezione di esso, le combinazioni o le tonalità cromatiche, purché siano atti a distinguere i prodotti o i servizi di un’impresa da quelli di altre imprese e ad essere rappresentati nel registro in modo tale da consentire alle autorità competenti ed al pubblico di determinare con chiarezza e precisione l’oggetto della protezione conferita al titolare’

Come detto, quindi, il marchio può essere di vari tipi. Qualche esempio?

Può essere:

  • figurativo (ad es. la mela di Apple)
  • denominativo (che è tutelato, cioè, a prescindere dalla sua rappresentazione grafica, come Adidas, Panasonic, la dicitura ‘just do it’ della Nike);
  • figurativo contenente elementi denominativi, quando oggetto di protezione è l’accostamento di elementi figurativi e denominativi (ad es. la scritta Coca-Cola associata alla sua peculiare rappresentazione grafica)
  • sonoro (ad es. il ruggito del leone della Metro Goldwin Mayer);
  • di forma (si pensi alla bottiglietta della Coca Cola, alla forma della Smart o alla particolare forma della batteria Duracell);
  • di colore (ad es. la combinazione di colore Burberry, il colore della Milka, il turchese Tiffany o il giallo dei Post-it),
  • di posizione cioè la modalità specifica di posizionamento o apposizione dello stesso sul prodotto (ad. es. il posizionamento della V di Vans sulle scarpe)

Quali sono i requisiti di un marchio registrabile?

I requisiti di un marchio registrabile sono:

1) la capacità distintiva (non si possono registrare marchi costituiti esclusivamente dalle denominazioni generiche di prodotti o servizi o da indicazioni descrittive che ad essi si riferiscono ad esempio ‘mela’ per indicare delle mele);

2) la liceità (non si possono registrare marchi contrati alla legge, al buon costume o all’ordine pubblico);

3) la novità;

A questo punto, viene da chiedersi: perché dovrei registrare il mio marchio?

La registrazione del marchio permette al titolare di godere di numerosi vantaggi. In primis, grazie alla registrazione del marchio, il titolare gode del diritto di monopolio.

marchio-registrato

Solo lui potrà utilizzare e disporre liberamente dello stesso, impedendone l’utilizzo dello stesso (o di marchi con un alto grado di similitudine) ad altri soggetti.

Il marchio registrato è, altresì, uno strumento molto interessante anche in virtù delle possibili ulteriori operazioni di sfruttamento commerciale dello stesso.

Pur essendo un bene ‘immateriale’ è, infatti, un bene che può essere ceduto, concesso in locazione: tramite la cessione e la concessione di licenze il titolare può incassare royalties rilevanti.

Come si registra un marchio?

Il marchio può ricevere una protezione su diversi livelli: nazionale, europeo ed internazionale.

Depositando una domanda presso la Camera di Commercio o presso l’Ufficio Italiano Marchi e Brevetti, (nel caso si voglia tutelare solo nel territorio italiano) identificando una o più classi merceologiche. Dopo qualche mese (se nessuno si oppone alla nostra domanda ritenendo di essere titolare di un marchio identico o simile) otteniamo la registrazione del marchio, con la possibilità di inserire il simbolo ® vicino al nostro marchio.

Quanto costa registrare un marchio?

Pur essendo necessaria la valutazione caso per caso, per la protezione a livello nazionale, i costi amministrativi ammontano ad € 200. Se si vuole invece proteggere il proprio marchio a livello comunitario, i costi per i diritti amministrativi ammontano ad € 900. In entrambi i casi, a questi costi vanno aggiunti i compensi professionali per l’assistenza di un professionista.

Attenzione: anche se all’apparenza può sembrare un procedimento semplice, si possono incontrare molte insidie. Per questo è consigliabile avvalersi dell’ausilio di un esperto!

Avv. Marco Mattei

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